Si fa molto spesso l’identikit della figura del traditore, ma raramente ci si sofferma sulla persona che viene tradita, quasi come a suggerire che il traditore è un certo tipo di persona, mentre il tradito può essere chiunque. In qualche modo sembra che ci identifichiamo tutti nella figura del tradito e cerchiamo di stigmatizzare dentro alcune categorie il traditore, ovviamente colpevole!
Quello che accade dentro una coppia, è frutto di dinamiche che coinvolgono entrambi i partner, dinamiche che spesso sono di tipo collusivo, ossia si crea un equilibrio per il quale ognuno dei due partner “fa finta” di non vedere le cose che non vanno perché non gli tornerebbe utile. Seguendo questo approccio alla coppia e al tradimento, ne consegue che tanto quanto ci siano caratteristiche tipiche del traditore, altrettanto ci siano caratteristiche tipiche del tradito.
- Il dipendente e passivo: è una persona che all’interno della coppia assume il ruolo del partner dimesso, subalterno, quasi di serie B. Si lascia calpestare ed umiliare dall’altro che si sente in diritto anche di tradirlo senza sentirsi in colpa. Il tradito continua a stare insieme al traditore, anche a seguito di ripetuti tradimenti, perché troppo insicuro per ribellarsi e pensarsi autonomo ed indipendente.
- Il disinteressato: è una persona che al contrario del dipendente, ha investito molto a livello personale e quindi fuori dalla coppia. Può essere una persona un po’ egoista, che continua a stare con chi tradisce per tornaconto personale, ma non investe più nella relazione di coppia, disinteressandosi del tradimento dell’altro.
- L’interessato. È una persona a cui va bene che il partner abbia l’amante, in quanto egli/ella stessa ce l’ha. Molto probabilmente sono due persone che stanno insieme per motivi terzi al rapporto di coppia (es. soldi, notorietà, immagine sociale, figli, etc…), oppure hanno una concezione di coppia che non comprende la fedeltà, o ancora sono troppo pigri per lasciarsi.
- Il tradizionale: al primo posto mette sempre i figli, cosa che può aver creato con l’andar del tempo un senso di esclusione nel partner che può aver cercato sollievo emotivo tra le braccia di un amante. Proprio in quanto molto legato all’idea di famiglia, non lascerà mai il traditore.
Il rigido. È una persona intollerante e pretende che il mondo giri ai suoi ordini. Questa persona viene tradita perché a lungo andare la convivenza diventa pesante e insopportabile, tanto che il partner, invece che affrontare la situazione, preferisce trovare scampo dalle continue critiche ed attacchi con il tradimento.
- L’asessuato. È una persona che non ama fare sesso e se lo fa, lo fa per dovere, quindi viene tradito per l’insoddisfazione sessuale del partner che si sente continuamente rifiutato e non desiderato, e che, alla lunga, va a cercare uno scambio sessuale più vivace e passionale.
- Il superficiale. È una persona di poche pretese che trova inutile qualsiasi domanda esistenziale, nuovi stimoli, condivisioni troppo profonde. Se da una parte una persona così dà sicurezza e non riserva sorprese, dall’altra può diventare difficile passare tutta la vita a fare sempre le stesse cose e a parlare del tempo.
Quando si viene traditi, è molto facile condannare e denigrare il traditore, molto più ostico è affrontare la situazione mettendo in gioco anche se stessi, in qualità di attori non protagonisti della storia, quindi come figure che non hanno agito in prima persona, ma hanno contribuito a far sì che accadesse. In questo modo ogni tradito potrebbe analizzare le dinamiche di coppia, e avere la lucidità ed onestà (almeno verso se stesso) di riconoscere qual è stato il suo ruolo nella degenerazione della storia di coppia. In questo modo si può arrivare a riconsiderare il rapporto in modo maturo e valutare se è il caso di andare avanti o mettere la parola “fine”.
Antonella Besa