Nel 2017 parlare di sessualità infantile è ancora scomodo
Pochissimi argomenti causano sentimenti così forti e sono circondati da molti tabù e pregiudizi come la sessualità infantile. Molto spesso, i genitori, il personale della scuola materna e gli insegnanti nella scuola elementare sentono imbarazzo, incertezza, frustrazione, rabbia, vergogna e altre emozioni, ma – mai però indifferenza – quando vengono coinvolti, soprattutto in modo inaspettato, nelle domande o nelle espressioni dei bambini riguardo la loro sessualità. Sono soprattutto i tabù da una parte e la mancanza di conoscenze e di informazione dall’altra che fanno sentire le persone a disagio e in imbarazzo di fronte ad ogni manifestazione della sessualità infantile.
Se qualcuno, non sa quali sono i normali comportamenti della sessualità infantile, come è possibile interpretare in modo corretto ed intervenire, rassicurare, consigliare, guidare, e, se necessario, porre limiti o vietare? L’ignoranza di solito lascia spazio ai nostri fantasmi interiori, ai tabù e ai pregiudizi e la logica viene messa in ombra dalle forti emozioni suscitate, aprendo così la strada all’impulsività, all’improvvisazione, al divieto, alla punizione, all’intimidazione e al rifiuto che creano nel bambino solo confusione, paura e senso di colpa.
Il nostro corpo: che miracolo!
La sessualità è una parte importante del comportamento umano. Il corpo scucita interesse ed è una fonte di piacere anche per i bambini, ma la nostra società è evoluta verso un rapporto “malato” con il corpo che spesso viene visto in modo innaturale come un nemico da controllare e reprimere. Non dimentichiamo che, fino a pochi decenni fa, nemmeno la donna aveva diritto al piacere e alla sua sessualità eccetto che per gli aspetti legati alla riproduzione. Ogni bambino nasce con la capacità di sperimentare sensazioni sessuali e di trarre piacere dal suo corpo. Tutti veniamo al mondo cosi perché cosi, è la natura umana, e questo è perfettamente normale.
C’è un “malinteso” frequente o anche mancanza di informazioni in molti di noi e cioè il fatto che al solo suono della parola “sessualità”, la nostra mente va alla sessualità adulta e all’atto sessuale che però è solamente una piccola parte della nostra sessualità. Una cosa è l’atto sessuale, un’altra cosa è la sessualità.
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Precisamente, la sessualità infantile è molto diversa da quella degli adulti e significa in primo luogo interazione attorno a qualcosa di nuovo e di interessante, i limiti, la vicinanza, i sentimenti, il contatto fisico, la sensazione crescente del fatto che io sono un ragazzo o una ragazza e l’euforia fisica.
In altre parole, la sessualità infantile si riferisce in gran parte all’accumulo di conoscenze e di esperienze necessarie attraverso l’esplorazione del corpo tramite il gioco e il confronto con gli altri. Questo processo non è solo normale, ma anche necessario per lo sviluppo del bambino e la formazione di una sessualità equilibrata che dà gioia e piacere, specialmente tramite la condivisione con gli altri. Non è un caso che il famoso gioco del dottore si giochi in tutti i paesi del mondo e non è altro che una ricerca naturale di trovare risposte davanti a domande evolutive importanti che si presentano ai bambini e che hanno a che fare con il loro corpo, il loro sesso e la loro sessualità in generale.
I bambini giocano al gioco del dottore o ad altri giochi simili inerenti all’esplorazione del corpo, con i coetanei o poco più grandi/piccoli, bambini quindi che si trovano nella stessa fase evolutiva. Periodi di esplorazione sessuale esistono per tutta la vita fino all’età adulta, assumendo forme diverse, a seconda dell’età e della fase di sviluppo del bambino.
Confrontarsi sul corpo crea una sensazione di sicurezza
Il bambino che ha un senso di sicurezza interiore e un’autostima rispetto al proprio corpo, possiede anche le condizioni necessarie per ottenere una sessualità sana e una vita di coppia sana in seguito, da cui trarre piacere e atteggiamento positivo verso la vita e la relazione con il/la sua partner.
Il bambino che acquisisce conoscenza e comprende le diverse funzioni del corpo e della sua sessualità è molto più propenso ad amare il suo corpo e se stesso, rispettare gli altri e, come un adulto, di essere in grado di fare una scelta matura del partner. Un buon rapporto con la nostra sessualità oltre a sviluppare una buona autostima, rafforza significativamente anche il nostro senso d’identità, cioè il senso di chi siamo e ciò che vogliamo, come anche un senso di benessere.
Parlare con i genitori e/o insegnanti della propria sessualità, in un clima di accettazione, comprensione, ed informazione crea nel bambino la sensazione che può rivolgersi a loro in modo sicuro per ottenere le risposte di cui ha bisogno, per condividere qualcosa che gli è accaduto o che gli ha fatto paura o che non lo ha fatto sentire bene.
Evgenia Gasteratou
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