Era uno di quei giorni che ti saresti ricordata per tutta la vita, ma non aveva niente che preannunciasse una tale solennità: il sole era sorto come solito, aveva scacciato in malo modo la notte, lasciando scoperti i tuoi pensieri, come i piedi che sbucano dalle lenzuola.
Solite cose: colazione, doccia, vestito anche se non quello che ti sta particolarmente bene, coda in macchina, parcheggio, metro, attesa, polemiche ai tornelli, calca sulla banchina, visi stanchi e piegati sui telefoni, poi vuoto d’aria del treno, gente ammassata nei vagoni e all’improvviso, davanti a te, Lui: spalle larghe, denti bianchissimi. Ok, se ha anche una bella nuca, vuol dire che era scritto!
Ha uno zaino e la valigia: sarà un turista o un fuori sede… Pensi con tutte le tue forze: “Guardami, guardami, guardami!!” Finalmente ti guarda e sembra che tu non gli sia indifferente. Mai visto prima eppure famigliare, mai visto prima eppure ti viene naturale stargli vicino, non conosci neanche il suono della sua voce e senti che ti puoi fidare, non conosci neanche il suo nome e ti senti a casa. Finalmente ti guarda e sembra che neanche tu gli sia indifferente.
Una possibilità di felicità, una crepa in un muro dal quale si scorge un giardino, un raggio di sole che filtra da una finestra chiusa. Devi assolutamente sapere se lui c’entra qualcosa con quella manciata di giorni felici che ti spettano e che verranno… devi assolutamente sapere e allora un bel respiro e: “Ciao sei di qui?”
Lisa Coccioli
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