Il termine pornografia deriva dal greco “porne” che significa “prostituta” e “grafia” ovvero “scritto”, quindi alla lettera “rappresentazione scritta o figurata di prostitute”. L’etimologia del vocabolo non suggerisce bene il suo uso corrente, poiché molte delle rappresentazioni comunemente chiamate pornografia al giorno d’oggi non riguardano le prostitute e o la prostituzione.
Secondo il prof. Fabrizio Quattrini la pornografia è un erotismo privo d’immaginazione, carente di pensiero creativo. L’erotismo richiama sensualità, la pornografia eccitazione sessuale. L’erotismo, fondando le sue radici nel vissuto emotivo del desiderio sessuale, si distacca dall’atto sessuale fine a sé stesso e si esplicita in forme e attività non direttamente connesse al suo appagamento concreto: utilizza l’immaginazione o la fantasia. Ciò che viene definito erotico può concretizzarsi in veri e propri prodotti artistici o intellettuali. Invece la pornografia è una rappresentazione essenziale e cruda: esperienza visiva palese dell’appagamento sessuale.
Storicamente è stato l’uomo il maggior fruitore della pornografia, in quanto molto più attratto e coinvolto dall’esperienza sessuale percepita a livello visivo rispetto alla donna, quindi il guardare, il curiosare, il provocare sono aspetti “caratteriali” dell’appartenere a quel preciso genere sessuale. Basti ricordare che già prima di internet gli uomini utilizzavano materiale pornografico a vari livelli ed il coinvolgimento della partner poteva diventare motivo di trasgressione e divertimento-innovazione per la coppia, piuttosto che isolamento, tradimento e, nei casi più gravi, dipendenza.
Quali sono quindi gli effetti della pornografia all’interno della vita di coppia?
Ci sono due diverse fazioni, ognuna supportate da studi scientifici più o meno accreditati.
Pornografia e coppia: SI
Pornografia e coppia: NO
- Aumenta il disagio coniugale ed il rischio di separazioni, contribuendo a far diminuire l’intimità di coppia e la soddisfazione sessuale. Secondo il professore di psicologia di H. D. Barrett la pornografia online è una versione di ciò che gli scienziati chiamano una “stimolo supernormale”, ovvero un’esagerazione artificiale dei fattori ambientali che l’evoluzione ci ha portato a considerare sessualmente eccitanti. Sembra che nelle persone che utilizzano massicciamente la pornografia, la zona del nucleo striato, recettore del piacere, tenda ad attivarsi meno quanto più si usufruisce della pornografia, appiattendo il livello di reazione al piacere, rispetto a chi invece non ricorre in modo massivo alla pornografia. Ciò ha come esito la creazione di problemi nell’attività sessuale reale a favore di quella relativa alla visione di pornografia.
- L’abuso di pornografia penalizza la relazione reale. Un team di ricercatori della Florida State University ha rilevato che le persone che non usufruiscono o solo saltuariamente di videopornografia, sono maggiormente coinvolte in una relazione rispetto a chi invece ne abusa. Sembra che il consumo di pornografia abbia l’effetto di portare a trascurare sempre più la relazione reale per dedicarsi a piaceri virtuali privi delle normali imperfezioni della realtà.
In conclusione, a me sembra che non si possa dire in linea generale e definitiva se la pornografia faccia bene o male alla coppia. Emergono due fattori principali: la frequenza di utilizzo della pornografia e l’idea dei partner nei confronti della pornografia.
L’abuso nell’utilizzo di materiale pornografico porta a conseguenze nefaste nella coppia, come un qualsiasi altro abuso, quando diventa ossessivo e si crea una dipendenza. Se all’interno della coppia c’è condivisione e unità d’intenti nella fruizione della pornografia, essa può diventare fonte di curiosità, gioco, novità, complicità. Quando uno dei due partner non è d’accordo, invece, si creano incomprensioni, accuse e malcontenti.
dott.ssa Antonella Besa