Gli adolescenti mettono i genitori a dura prova, ogni giorno. È una fase normale della loro crescita le cui caratteristiche sono state descritte nel precedente articolo I conflitti genitori-figli in età adolescenziale.
Esistono strategie per affrontare in modo adeguato le sfide lanciate giornalmente dai figli che possono aiutare i genitori a superare i conflitti o almeno a comprenderne la causa. Scopriamole in 5 punti:
1. Per evitare conflitti accesi è necessario modificare la qualità della comunicazione in famiglia scegliendo un linguaggio che non stimoli posizioni difensive e/o aggressive. Vanno evitate frasi valutative ed accusatorie del tipo “Non hai fatto ciò che hai promesso …”, o che hanno a che fare con un giudizio sulla persona, del tipo “Sei inaffidabile”.
2. È compito del genitore monitorare il livello di tensione della discussione al fine di evitare un’escalation di tensione e rabbia. Quando un confronto si intensifica arrivando a diventare provocatorio nei confronti di un membro della famiglia, i genitori hanno il compito di fermare ciò che sta accadendo e rimandare la discussione ad un momento successivo quando tutti i soggetti implicati saranno disponibili a usare un linguaggio rispettoso e costruttivo. Ciò permette di evitare che il conflitto sfoci in violenza verbale e fisica a causa della rabbia e della frustrazione. In un conflitto la priorità va data alla gestione dell’emotività e solo successivamente all’identificazione di un punto di accordo che è di secondaria importanza. Prima i modi e poi i contenuti.
3. Ogni persona deve assumersi la responsabilità di monitorare e gestire il proprio stato emotivo. Se un genitore o un adolescente si sente in pericolo di perdere il controllo emotivo è necessario che lo dichiari in tempo in modo da potersi fermare, raffreddarsi, e riprendere la controversia in un momento in cui sarà più calmo.
4. Ci deve essere una regola all’interno del nucleo familiare, che ha a che fare con la sicurezza di tutti i membri, ovvero non usare mai il conflitto come scusa per danneggiare qualcuno (né emotivamente, né fisicamente). Tra genitore e adolescente i disaccordi sono normali ed il conflitto è prevedibile, ma la violenza, di qualsiasi tipo, non è ammessa e deve essere scoraggiata. In primis da parte dei genitori.
5. La capacità di tollerare la conflittualità tra genitori e figli spesso è più ampia per le madri, che si mostrano maggiormente comprensive, rispetto ai padri. Questo accade perché i maschi sono più portati alla competizione, al combattimento, al bisogno di vincere e sottomettere (aspetto innato). A volte i padri devono lavorare sulla loro capacità di saper ascoltare ciò che il proprio figlio ha da dire molto di più rispetto alle madri. La capacità di tollerare il conflitto inoltre è più alta per i figli che per il genitore. Questo perché l’adolescente ha bisogno di affermare se stesso, di dimostrare di essere al pari dell’adulto perciò ne esce, anche quando ha torto, più forte e fiero per aver tenuto testa al genitore e aver giocato a “braccio di ferro”. Al contrario, il genitore personalmente ha meno da guadagnare per sé stesso dal conflitto. Si trova a dover investire energie ed emozioni spiacevoli in una disputa che valuta di discutibile valore.
Fa parte di una normale fase di crescita vedere da una parte un adolescente in assetto di combattimento per la sua libertà e dall’altra il genitore sfinito ed esausto. Cari genitori, una frase per rincuorarvi: questa situazione dura solo qualche anno!
Maurizio Sgambati
Per approfondimenti e altri articoli specifici del dott. Sgambati visitate il sito www.psicosgambati.it
Leggi anche:
One thought on “Strategie per gestire le sfide degli adolescenti”