I cambiamenti fisici e psicosociali che una donna sperimenta con la gravidanza e successivamente con il parto ed il periodo post-partum possono influenzare sia la sua sessualità sia il rapporto sessuale di coppia. Numerose ricerche evidenziano una diminuzione della funzione sessuale sia durante la gravidanza sia dopo il parto, specificamente le donne riferiscono un declino delle loro funzioni sessuali durante la gravidanza, compresi la perdita di interesse per la sessualità, il calo del desiderio, la frequenza dei rapporti sessuali, il godimento sessuale, l’attività coitale, l’orgasmo e la soddisfazione sessuale.
La letteratura in materia di sessualità e gravidanza prende in esame le abitudini e gli stili di vita delle coppie in attesa di un neonato ed evidenzia che la sessualità in gravidanza viene trascurata anche sulla base di pregiudizi e false credenze presenti all’interno dell’immaginario sessuale delle coppie in “dolce attesa”, tra i quali i più ricorrenti sono i seguenti:
- Le donne gravide perdono interesse per il sesso
- Gli uomini non mostrano interesse sessuale per le donne incinte
- Le donne gravide non riescono ad avere orgasmi
- Il rapporto sessuale praticato nei primi mesi di gravidanza può essere pericoloso, abortivo
- Lo sperma potrà arrivare fino al bambino che lo userà come nutrimento
- I bambini nel ventre materno possono sentire ciò che avviene durante il rapporto sessuale
- Il peso dell’uomo e le sue spinte possono danneggiare il bambino.
Ciò che emerge dagli studi in materia rivela che nella maggior parte delle donne vi è una diminuzione del desiderio e della soddisfazione sessuale nel primo trimestre, sia per il cattivo stato fisico (nausea, astenia e sonnolenza) sia per il timore di ledere il feto durante il coito, ma anche per la difficoltà psicologica di integrare l’immagine del figlio che viene a modificare un equilibrio acquisito all’interno della coppia. Durante il secondo trimestre l’80% delle donne menzionano un miglioramento della vita sessuale in tutti i parametri: desiderio, frequenza, soddisfazione. Nel terzo trimestre il 75% delle donne segnala una riduzione della vita sessuale dovuta ai consigli medici e alle diverse difficoltà presenti al termine della gravidanza (pienezza addominale, dolori lombari e fatica). In definitiva si osserva una modificazione in senso negativo sia del desiderio sia dell’eccitazione, dell’orgasmo e della soddisfazione; inoltre la frequenza diminuisce marcatamente nel passaggio dal secondo al terzo trimestre e persiste anche nei 3–6 mesi successivi al parto.
C’è una correlazione fra sessualità “normale” ed in gravidanza
In letteratura vi sono studi che testimoniano quanto la qualità della funzione sessuale di coppia in periodi precedenti alla gravidanza possa incidere più o meno positivamente sulla funzione sessuale di coppia durante la gravidanza e nel post-partum.
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Specificamente Yıldız (2015) ha condotto uno studio prospettico con 59 donne gravide afferenti all’unità prenatale del Research Hospital di Istanbul, le quali hanno volontariamente deciso di partecipare alla ricerca che le ha coinvolte in diversi momenti: dalla ottava settimana di gravidanza a sei mesi dopo il parto. Alle partecipanti è stato somministrato il Female Sexual Function Index (FSFI), un questionario che valuta sei domini della funzione sessuale femminile: desiderio, eccitazione, lubrificazione, orgasmo, soddisfazione e dolore; in cinque momenti differenti: ante-partum, primo, secondo e terzo trimestre di gravidanza e post–partum. Da questo studio è emerso che, sebbene vi sia una riduzione della funzione sessuale femminile durante la gravidanza e nel post-partum, vi è una correlazione lineare con la qualità della funzione sessuale delle donne riferita da queste ultime nel periodo ante-partum, in altre parole, prima, durante e dopo la gravidanza, la funzione sessuale continua nella stessa direzione malgrado la sua riduzione, pertanto le donne che presentano disfunzioni nel periodo precedente alla gravidanza continuano a sperimentarle sia durante che dopo la gravidanza (Yıldız, 2015).
Concludendo, la qualità della sessualità di una coppia in periodi usuali gioca un ruolo fondamentale nel mantenimento della sessualità durante la gravidanza e nel post-partum ed allo stesso tempo rappresenta un fattore protettivo della sessualità nei suddetti momenti.
Bisogna puntualizzare che non esistono particolari controindicazioni al sesso in gravidanza, a parte alcuni motivi di ordine medico come gestosi o minaccia d’aborto. Anzi proprio in questo periodo, la coppia può scoprire che i rapporti sessuali possono essere più soddisfacenti che mai. E qualora il rapporto coitale divenisse quasi impossibile da realizzare a causa di impedimenti fisiologici, è utile per una coppia lasciare spazio a tutte quelle manifestazioni intime che permettono di mantenere un livello di comunicazione anche corporea che farà da buona premessa alla ripresa della sessualità dopo il parto.
Dunque, la coppia dovrà sempre tenere aperto un canale di comunicazione sulla relazione sessuale e provare a soddisfare anche in altri modi i propri bisogni di intimità sperimentando nuove forme di piacere per mezzo di baci, coccole, carezze, masturbazione, sesso orale o anale che permettono di prendersi l’uno cura dell’altra. Ciò consentirà, tra l’altro, di creare anche per il nascituro un clima di armonia nella coppia del quale potrà beneficiare alla sua venuta al mondo.
Liliana Zagaria
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