Il termine “bamboccione” ha cominciato ad essere utilizzato negli ultimi anni per indicare il figli attorno alla soglia dei 30 anni e più che vive ancora con i genitori. Egli dipende in tutto dal loro aiuto risparmiandosi così il fardello delle responsabilità. La situazione economica attuale di certo non aiuta a spiccare il volo dal nido familiare, ma quali sono le caratteristiche che definiscono un vero bamboccione scansafatiche?
Il suo atteggiamento è regolato da uno o più di questi aspetti:
INIBIZIONI PERSONALI: Si tratta di soggetti che non hanno ancora superato il distacco genitoriale o faticano ad elaborarlo, manifestando, quindi, delle criticità sotto il profilo psicologico e affettivo. Anche se ormai sono adulti a tutti gli effeti, in certi casi in cui l’attaccamento nei confronti della madre è particolarmente spiccato, si può parlare di mammoni.
CONVENIENZA: Avere sempre i vestiti stirati, la camera in ordine e un pasto caldo garantito sono solo alcuni dei vantaggi del vivere ancora con i genitori. Il bamboccione non ha spese e non contribuisce in nessun modo al ménage familiare. Pur avendo le capacità per arrangiarsi anche nelle piccole faccende domestiche preferisce che siano gli altri a provvedere al soddisfacimento delle sue necessità.
INCAPACITÀ PERSONALE: L’inettitudine ad affrontare la vita è spesso una scusa per rifugiarsi nell’alcova familiare. L’incapacità di risolvere le situazioni autonomamente, assumendosene la responsabilità senza l’aiuto dei genitori, richiede una certa maturità, che per un trentenne dovrebbe essere ormai assodata. Questo è il caso del bamboccione talmente dedito alla vita universitaria che dopo 8 anni si deve ancora laureare e pur di posticipare l’entrata nel mondo del lavoro continua a gravare sulle spalle della famiglia.
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DELEGA DELLA PROPRIA RESPONSABILITÀ GENITORIALE: Il bamboccione è anche colui che fa accudire i figli dai genitori perchè non ha tempo di provvedere lui stesso. Dato che “l’asilo costa” o “non ho tempo di accompagnarli a scuola/al parco/dagli amichetti” i nonni vengono incaricati dell’accudimento dei piccoli. Un ulteriore esempio di sgravo delle responsabilità e di mancanza di spirito di sacrificio.
Crescere è doloroso, ma prima o poi tocca a tutti.
Sara Forniz
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