Il sesso è considerato da molti come l’azione più naturale e semplice che un uomo possa compiere: non è così. Qualcuno sicuramente starà pensando che non è vero, che se il sesso diventa complicato è solo a causa dei problemi della coppia o del singolo ma, pensateci bene, a chi non è mai capitato di trasformare quello che dovrebbe essere un atto spontaneo in un’attività programmata, colpevole l’inevitabile routine delle nostre vite?
Chi non ha mai subito un calo del desiderio, a causa di stress, stanchezza e nervosismo?
Come dicevo il sesso non è semplice, ma è decisamente importante.
La presenza o meno di una sana attività sessuale all’interno della coppia funge da misuratore delle “possibilità di sopravvivenza” di questa ai problemi e misura, letteralmente, la tanto decantata complicità che da sola è in grado di tenere in piedi un rapporto. Affinché la magia possa accadere però, c’è bisogno di sincerità da parte di entrambi i partner, quel tipo di sincerità che ti fa sentire vulnerabile, e che è possibile avere soltanto se ci si sente desiderato, accettato, valorizzato e sopratutto amato: il che non è per niente facile, sopratutto perchè parliamo di due soggetti appartenenti a “generi diversi”.
Gli uomini e le donne sono dotati per natura di modi di fare, punti di vista e meccanismi biologici del tutto differenti, dalla quale derivano aspettative sulla vita e sulla propria dolce metà all’antitesi tra loro, che comportano la nascita di problemi di comunicazione e frequenti malintesi.
L’uomo, per esempio, ha bisogno di sentirsi rispettato, ammirato e sopratutto necessario per la sua donna che, dal canto suo, è alla semplice ricerca di un compagno che le dedichi attenzione. Quindi, mentre per il primo è importante avere delle conferme, la seconda necessita soltanto di sostegno emotivo e di un senso di protezione. Tali differenze sono ancor più evidenti nel “come”, l’uomo e la donna approcciano all’atto sessuale.
Non è un mistero che l’uomo sia in grado di far sesso in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo. La scienza definisce tale capacità biologica con il nome di “risposta sessuale aciclica”, definizione che rende il sesso per loro quasi un processo meccanico: a uno stimolo visivo o a un contatto fisico, corrisponde uno stimolo erotico che lo rende “pronto” in pochi minuti e, fattore da non sottovalutare, attento alla sola prestazione in atto.
L’approccio della donna invece è più profondo, emotivo, basato essenzialmente sul coinvolgimento piuttosto che sull’atto in se. Per la donna, specifici aspetti fisici del proprio partner che al contrario possono eccitare un uomo hanno si importanza, ma non nella stessa misura delle emozioni suscitate dalla persona vista nella sua interezza.
La donna, inoltre, attraversa dei diversi momenti in cui il suo interesse per il sesso subisce degli sbalzi, che possono portarla anche a farne del tutto a meno, atteggiamento definito dai manuali come “risposta sessuale ciclica”. In ultimo, e non per importanza, bisogna tener presente che la donna, durante il sesso, risulta essere facilmente distraibile da ciò che accade nell’ambiente circostante.
Sono le differenze appena elencate a rendere il sesso e il rapporto complicato, ma bisogna necessariamente tenerne conto affinché una coppia possa durare. Quindi, per quanto ci si possa sentire respinti, poco amati, non desiderati o poco appagati, l’unico modo per poter sopravvivere è comunicare. Di certo parlare di sesso non è facile, ma qualche volta diventa necessario.
dott. Maurizio Sgambati